PhotoLab 6 è appena stato rilasciato e una delle novità che ha attirato subito la mia attenzione è stata il nuovo algoritmo avanzato per la riduzione del rumore: DEEP PRIME XD. Evoluzione del precedente e già ottimo DEEP PRIME, la versione XD promette – e mantiene – una riduzione più efficace e al tempo stesso un maggior dettaglio. Il prezzo da pagare per utilizzarlo? Tempi di elaborazione più lunghi rispetto al predecessore.
Evoluzione degli algoritmi PRIME per la riduzione del rumore digitale
Gli algoritmi avanzati per la riduzione del rumore sono stati sempre uno dei fiori all’occhiello dei software della DxO. Il primo algoritmo avanzato fu PRIME poi, con il rilascio di PhotoLab 4, venne introdotto DEEP PRIME e con PhotoLab 6 DEEP PRIME XD. Se nel passaggio tra PRIME e DEEP PRIME per notare i miglioramenti bisognava essere abbastanza attenti, il vantaggio di DEEP PRIME XD rispetto alla versione non XD è più netto, il che è in un certo senso sorprendente visto che l’altra versione funzionava già molto ma molto bene.
DEEP PRIME XD
Dalle primissime prove che ho fatto ho notato, soprattutto nei file più problematici a livello di rumore digitale, come DEEP PRIME XD offra una migliore pulizia dell’immagine ma anche una maggiore conservazione del dettaglio. Cosa chiedere di più da questo tipo di algoritmi?
Insisto sull’aspetto dei file problematici perché su file con un rumore meno invasivo l’utilizzo di DEEP PRIME mi sembra già sufficiente e il guadagno dovuto alla versione XD non così evidente.
Viene però naturale chiedersi perché non usare sempre la versione più recente dell’algoritmo se risulta migliore. Il motivo è da ricercare nei tempi di elaborazione. Non posso fornire una durata assoluta in secondi o in minuti necessari all’una o all’altra operazione perché a seconda della potenza di calcolo della macchina utilizzata può variare in modo sensibile. Dalle mie prove ho notato che DEEP PRIME XD impiega più di tre volte il tempo necessario a DEEP PRIME. Se dobbiamo elaborare molti file o impieghiamo un computer non particolarmente potente queste tempistiche possono pesare molto sulla scelta.
La tolleranza al rumore digitale è un aspetto soggettivo, lascio perciò a voi, dopo aver confrontato i risultati, decidere quale sia la soglia per impiegare DP oppure DP XD.
Esempi
Riporto qui sotto un esempio estremo ed eclatante per mostrare i risultati ottenuti con i due algoritmi a confronto. In fondo all’articolo trovate invece il rimando a un video in cui propongo anche altri esempi.
Versioni di prova
La versione di prova del software, valida per 30 gg. e completa di tutte le funzionalità, può essere scaricata gratuitamente dal sito del produttore.