La contrapposizione fra Reflex e Mirrorless ha sempre meno senso: la produzione di fotocamere reflex da parte di tutti i marchi, eccetto Pentax, è praticamente terminata.
Siamo passati da uno scenario in cui le due tecnologie convivevano, dove due grandi player come Canon e Nikon rimanevano forti produttori di reflex ma timidi sulle mirrorless, a uno diametralmente opposto.
Se anni fa le mirrorless erano il futuro, adesso sono il presente.
Cosa si intende per fotocamera mirrorless
Mirrorless significa senza specchio, ovvero senza il componente principale che identifica le reflex. Le fotocamere reflex hanno uno specchio all’interno del corpo macchina che devia l’immagine inquadrata dall’obiettivo al mirino ottico il quale mostra ciò che il sensore catturerà effettivamente al momento dello scatto.
Nelle mirrorless specchio e pentaprisma scompaiono: il sensore legge l’immagine e la mostra su uno schermo elettronico (posto sul dorso) o nel mirino elettronico (quando presente).
Non tutte le mirrorless hanno obiettivi intercambiabili
Nel linguaggio comune, con “fotocamera mirrorless” ci si riferisce per lo più alle mirrorless interchangeable lens camera (M.I.L.C.), ovvero modelli a ottiche intercambiabili. Questa precisazione è necessaria perché qualunque digitale senza specchio tecnicamente è una mirrorless, anche se l’ottica non è intercambiabile (come nelle compatte o nelle bridge).
Reflex Vs Mirrorless: la questione delle dimensioni
La dimensione non sono più un aspetto scontato. Le prime mirrorless, elogiate (o denigrate) per le loro dimensioni contenute, non hanno più necessariamente il primato della portabilità. A mano a mano che il livello dei corpi macchina è aumentato alcune mirrorless hanno raggiunto dimensioni non indifferenti.
Ciò che si osserva oggi sono però due tendenze opposte: da una parte abbiamo mirrorless con corpi compatti (come la full frame Sony A7C o la medio formato Hasselblad X1D), dall’altra modelli che ricordano le reflex di fascia alta (Canon R3).
Gli obiettivi hanno seguito un percorso simile: quando i corpi macchina sono diventati (più) professionali e ingombranti anche le ottiche si sono adegaute nelle dimensioni e nel prezzo. Nel 2021/2022 abbiamo però assistito a un cambiamento: con la produzione di mirrorless non entry level nuovamente compatte sono diventate nuovamente necessarie ottiche compatte di buon livello. Oggi si trova una vasta scelta di obiettivi proprietari e di terze parti (Tamron, Samyang, Sigma…) che soddisfano questa richiesta.
Fotocamere mirrorless: nuova vita per gli obiettivi vintage (e non solo)
Una caratteristica secondaria, direi quasi un effetto collaterale, delle fotocamere mirrorless è che la loro tecnologia permette di ridare nuova vita sia ai vecchi obiettivi manuali sia a certi obiettivi autofocus progettati per il sistema reflex. Infatti, l’assenza dello specchio e del pentaprisma ha permesso di ridurre lo spessore del corpo macchina e, di conseguenza, anche il tiraggio. Il tiraggio è la distanza tra il supporto sensibile (pellicola o sensore) e l’attacco dell’obiettivo.
Un tiraggio più corto può essere sfruttato, grazie ad appositi adattatori, per montare sulle mirrorless praticamente ogni ottica progettata per sistemi non mirrorless (a pellicola o digitali).
Dato che le mirrorless hanno un tiraggio inferiore, l’adattatore posto fra il corpo macchina e l’obiettivo compenserà la differenza di tiraggio permettendo di mantenere il corretto funzionamento dell’obiettivo e la messa a fuoco a infinito.
Fattore di crop
Per sapere cosa è il fattore di crop e perché è importante tenerlo in considerezione leggere Olympus Zuiko 50 mm f/1.8 adattato su mirrorless Micro4/3 [studio test]
Conclusioni
Le poche limitazioni che fino a non molto tempo fa separavano le reflex dalle mirrorless sono state superate: la commercializzazione di corpi professionali e innovativi, come la recente Sony Alpha 1, ne sono la prova.
Arrivati a questo punto, optare per una reflex diventa una scelta di campo, non più una necessità dettata da limitazioni tecologiche.