Il Viltrox 20mm f/2.8 è un obiettivo autofocus progettato per coprire il sensore full frame. Si tratta di un grandangolare abbastanza spinto, estremamente compatto e dal prezzo molto contenuto. Utilizzandolo su una fotocamera con sensore APS-C l’angolo di campo equivalente sul formato 35mm corrisponde a quello di un 30mm. È disponibile con attacco Sony E e Nikon Z. Viltrox mi ha inviato la versione per Sony per realizzare questa recensione.
Dotazione a corredo
- Obiettivo
- Tappi (anteriore e posteriore)
- Paraluce
- Sacca morbida per il trasporto
Specifiche, design e comandi
Attacchi disponibili: Sony E/ Nikon Z
Copertura: full frame
Autofocus: sì; focheggiatura interna
Schema ottico: 10 elementi in 8 gruppi
Diaframmi: 2.8-16
Numero lamelle: 7
Distanza minima di fuoco: 19 cm (ingrandimento 0.17x)
Diametro: 65 mm (versione per Sony)
Lunghezza: 59.5 mm (versione per Sony)
Peso: 157 g (versione per Sony)
Diametro filtri a vite: 52 mm
Il Viltrox AF 20mm f/2.8 è leggerissimo e compatto. Il barilotto è realizzato in materiali plastici di buona qualità mentre la baionetta, che ospita anche la porta USB-C, è in metallo. L’assemblaggio è ben fatto e la ghiera per la messa a fuoco manuale è piacevole da usare, pur essendo un meccanismo ormai immancabilmente elettronico (focus by wire). Il design è pulito e lineare. Non sono presenti comandi oltre alla ghiera di messa a fuoco. La plastica del piccolo paraluce è l’unico componente in materiale più economico. Il paraluce può essere montato rovesciato per non aumentare gli ingombri (minimi) in fase di trasporto.
Contatti, porta USB-C, aggiornamento firmware
L’obiettivo è dotato di contatti elettrici ed è autofocus. I diaframmi si impostano dal corpo macchina. Come altri obiettivi di Viltrox, anche questo 20mm f/2.8 è dotato di porta USB-C per l’aggiornamento del firmware. La procedura è semplice e veloce e, come ho sperimentato quando provai il Viltrox 33mm, l’aggiornamento firmware può migliorare in modo decisivo le performance dell’obiettivo, in particolare dell’autofocus.
Autofocus
L’autofocus, di tipo STM (stepper motor), è silenzioso e compatibile sia con il sistema di rilevamento del volto sia dell’occhio. L’ho utilizzato sia in video, in modalità AF-C (autofocus continuo) su Sony A7 IV per riprendermi: il quadratino non si stacca mai dall’occhio e non ho riscontrato nessuna incertezza o ricerca del fuoco durante la ripresa; sia in utilizzo fotografico, come AF-S (autofocus singolo), non è fulmineo ma funziona correttamente. Mi pare di aver notato una migliore risposta montandolo sulla più recente Sony A7 IV rispetto a quello sulla A7R III.
Qualità d’immagine
Per questo specifico obiettivo, parlare di resa ai vari diaframmi senza avvalersi di strumenti di misurazione da laboratorio non è facile. Nell’utilizzo in situazioni reali la variazione nella resa al centro fra f/4 e f/8 sembra essere davvero minima.
Dopo molti tentativi su differenti set di immagini mi sono reso conto che pubblicare – come faccio solitamente – ritagli con la resa centro-bordi ai differenti diaframmi non avrebbe costituito un documento sufficientemente utile. Rimando perciò al capitolo dedicato alla qualità d’immagine nel video su YouTube dove mostro porzioni più ampie delle immagini campione. Si tratta pur sempre di immagini che hanno ricevuto una compressione ma lo sarebbero anche quelle pubblicate sul blog.
Qualità d’immagine in sintesi
Il Viltrox 20mm f/2.8 già a tutta apertura restituisce una buona qualità d’immagine al centro ma non altrettanto ai bordi. A f/4 abbiamo un miglioramento al centro, ma i bordi ancora restano meno nitidi (focheggiando al centro dell’immagine e verificando la resa sul piano di fuoco). I diaframmi f/5.6 e f/8 sono quelli che restituiscono maggiore omogeneità su tutto il fotogramma. f/8 sembra essere leggermente migliore ai bordi rispetto a f/5.6. f/5.6 e f/8 sono stati i diaframmi che ho utilizzato per quasi tutti gli scatti. A f/11, apparentemente, sembra che l’omogeneità sia ancora superiore ma l’affacciarsi degli effetti negativi della diffrazione rendono difficile affermarlo con certezza, soprattutto utilizzando una fotocamera con sensore da più di 40Mpx. A f/16, il diaframma più chiuso, gli effetti negativi della diffrazione sono palesi e peggiorano generalmente la qualità d’immagine.
Vista la notevole estensione della profondità di campo nitido che possiamo ottenere con un 20mm cercherei di utilizzare f/11 solamente se non se ne può fare a meno ed f/16 esclusivamente in situazioni di reale necessità.
Vignettatura
Più presente a tutta apertura e chiudendo di uno stop. Scattando quasi sempre a f/5.6 o f/8 non ho sentito il bisogno di intervenire anche se un’idea di ombreggiatura c’è sempre.
Distorsione
Sul fronte distorsione, al momento di questa recensione, si nota una debolezza. L’obiettivo presenta infatti una distorsione complessa, una combinazione di distorsione a barilotto e a cuscino. Se non si pensa di impiegare l’obiettivo principalmente per fotografia di architettura non si tratta di un problema così evidente. E anche in quel caso, senza alcuna pretesa di realizzare foto di architettura, ma scattando foto di architetture sono pochi i casi in cui ho sofferto la presenza di questa imperfezione.
La distorsione a barilotto sarebbe anche relativamente contenuta ma correggendola isolatamente si va a peggiorare la distorsione a cuscino. In alcuni casi conviene non fare nulla, soprattutto se i soggetti e gli scenari ripresi non offrono riferimenti tali da evidenziarla. In altri casi si può correggere la distorsione a barilotto, soprattutto se i soggetti interessati si trovano nella parte centrale del fotogramma.
In ogni caso, nel momento in cui verrà reso disponibile un profilo di correzione (l’obiettivo è relativamente recente e né Adobe, né DxO né il produttore lo hanno messo per ora a disposizione) questo aspetto dovrebbe venire risolto.
Aggiornamento 21-02-2024: Adobe Camera Raw v. 16.2 introduce il profilo di correzione delle distorsioni ottiche e della vignettatura.
Aberrazioni cromatiche
Le aberrazioni cromatiche sono veramente minime. Il firmware dell’obiettivo fornisce già un profilo di correzione per i JPEG prodotti in camera (SOOC) e per i file RAW, sempre se il programma usato per lo sviluppo è in grado di leggere il profilo di correzione fornito dal produttore. Adobe Camera RAW (e anche Lightroom) leggono il profilo per correggere automaticamente le AC. I software della DxO che invece utilizzano esclusivamente profili proprietari, bypassando quelli forniti dall’obiettivo, al momento non offrono una correzione delle aberrazioni cromatiche ma, come si vede dall’immagine, anche in situazioni critiche sono davvero minime.
Resistenza ai riflessi (ghosting, flare) e “stellina”
Ho provato a mettere in difficoltà l’obiettivo: controluce diretto, inquadrando il sole vicino ai bordi del fotogramma, con il sole appena fuori dal fotogramma ma non ho notato la presenza di artefatti importanti. Le velature e la perdita di contrasto sono abbastanza contenute. Anche in questo caso rimando alla video-recensione per visionare alcuni esempi. A forza di fare prove su prove, solo in un caso con il sole appena fuori dall’inquadratura e con un’angolazione particolare è comparsa una velatura importante ma visto l’impegno con cui ho dovuto cercare di ottenerla mi sento di dire che i riflessi non costituiscono un problema. Artefatti di tipo “geometrico” (ghosting) sembrano apparire solamente in controluce con il sole più o meno al centro dell’inquadratura.
Il Viltrox 20mm/2.8 sarà apprezzato anche dagli amanti della “stellina”. Pulita a f/16 e a f/11, buona a f/8 e comunque gradevole già da f/5.6. La stella è a 14 raggi (diaframma a 7 lamelle).
Bokeh (sfocato)
L’apertura massima e la focale fanno immaginare che l’unico modo per ottenere uno sfocato percepibile sia utilizzare un’apertura ampia inquadrando il soggetto intorno alla distanza minima di fuoco (19 cm). In questa condizione si riesce a ottenere una sfocatura anche gradevole. Non si tratta comunque di un tipo di obiettivo che di norma si sceglie per la resa nel fuori fuoco.
Generi principali
Le dimensioni e il peso, la lunghezza focale, la luminosità massima, l’effetto “stellina” lo rendono un obiettivo indicato per la fotografia di paesaggio, di viaggio, per vloggare, per riprese video con l’ausilio di un sistema di stabilizzazione elettronico pensato per apparecchiatura relativamente leggera.
Il Viltrox AF 20mm f/2.8 è il classico obiettivo che si mette in tasca dimenticandosi di averlo. Certo non si tratta di un tuttofare: gli obiettivi ultragrandangolari sono interessanti e a volte indispensabili ma richiedono anche attenzione alla composizione e al soggetto d’interesse. La trappola in cui si rischia di cadere avendo a disposizione un angolo di campo ampio è di includere troppi elementi nell’inquadratura perdendo di vista composizione, rapporto tra i soggetti e soggetto principale.
Esperienza d’uso
Da quando utilizzo corpi macchina Sony non avevo ancora inserito un grandangolare più wide del 24mm nel mio corredo. Questo perché rispetto a quando lavoravo per la maggior parte del tempo sul campo per fare documentazione fotografica le occasioni di utilizzo di un ultragrandangolare sono diminuite. Nonostante ciò, più di una volta, fotografando in qualche borgo mi è venuto a mancare un obiettivo simile.
Inoltre, da quando possiedo anche la Sony A7 IV, dotata sia di stabilizzazione meccanica sul sensore, sia di stabilizzazione elettronica che introduce un leggero crop, l’utilizzo di un 20mm sopperisce al ritaglio consentendo un’inquadratura con un taglio non eccessivamente stretto. La risposta dell’AF-C con aggancio sull’occhio costante e stabile e il peso dell’ottica minimo mi hanno fatto apprezzare questo Viltrox anche per riprendermi.
Prezzo
Trovare un obiettivo, per di più autofocus, sotto i duecento euro è sempre più difficile. Il Viltrox 20mm f/2.8 non solo ha un prezzo contenuto ma anche caratteristiche interessanti.
- Link al sito ufficiale, Viltrox store (versione per Nikon Z e Sony E)
Considerazioni finali
L’obiettivo AF 20mm f/2.8 è il secondo Viltrox che provo. In passato avevo recensito il Viltrox 33mm f/1.4 per fotocamere Sony con sensore APS-C e l’esperienza era stata positiva. Questo ultragrandangolare per full frame ha confermato la buona impressione che mi aveva fatto il precedente.
Viltrox è un’azienda che si è evoluta costantemente. La possibilità di aggiornare il firmware con l’ausilio di un semplice cavetto USB, senza dover acquistare altri accessori, è un aspetto da apprezzare. Come è da apprezzare la facilità con cui si porta a termine la procedura di aggiornamento.
L’offerta degli obiettivi proposti è sempre più ampia: nel parco ottiche troviamo non solo obiettivi compatibili con diversi marchi e formati ma anche obiettivi cinematografici. L’evoluzione nel tempo fa ben sperare per il futuro e l’offerta attuale propone anche obiettivi più che onesti e dal prezzo contenuto.
Disclaimer
Viltrox mi ha gentilmente inviato l’obiettivo recensito. I contenuti creati riflettono unicamente il mio pensiero; l’Azienda non ha fatto pressioni per orientarli e non ha visionato nessuno dei contenuti prima della pubblicazione.