Lo zaino fotografico per me è un accessorio fondamentale: fra tutti i sistemi per trasportare l’attrezzatura è quello che preferisco e che trovo più versatile. Mi accompagna da quando ho iniziato a lavorare come fotografo professionista.
Sono da sempre alla ricerca dello zaino fotografico definitivo: comodo e versatile, che mi permettesse di trasportare l’attrezzatura necessaria in modo ordinato senza il bisogno di borse e astucci aggiuntivi… Un’impresa che sembrava impossibile, ma forse forse…
Toxic bags
Toxic è un marchio di 3 Legged Thing. 3LT è un’azienda inglese fondata nel 2010 a Stagsden (Bedfordshire) che produce treppiedi, teste, monopiedi, piastre… insomma, supporti per attrezzatura foto e video.
Toxic Bag crea zaini e borse fotografiche con particolare attenzione alla qualità e all’uso dei materiali, al design, al rispetto dell’ambiente e impiegando soluzioni originali. Lo zaino fotografico modello Valkyrie che sto utilizzando ne è la prova!
Zaino fotografico Valkyrie
Al momento la linea della Toxic prevede un modello di zaino disponibile in due taglie (medium e large) in tre colorazioni differenti (Onice, Smeraldo e Zaffiro). Io possiedo la versione large (25 l, contro i 20 l della M). In Italia, Toxic è un marchio che ha poca diffusione ed è un peccato.
Dimensioni
Le dimensioni esterne del Valkyrie large sono 48 x 33 x 21 cm (quelle interne 45 x 29 x 12 cm) ma nonostante gli ingombri ridotti l’interno è più capiente di quello di altri zaini della stessa grandezza che possiedo. Come è possibile? Oltre all’attenzione progettuale sono state ridotte le imbottiture dei divisori: il guadagno di spazio è notevole, anche come profondità. Ho voluto affrontare subito l’argomento imbottitura interna perché si tratta dell’unico potenziale “difetto” che ho trovato. Dico potenziale perché rinunciare a un po’ di imbottitura in favore di una maggiore capacità senza che le dimensioni esterne aumentino potrebbe essere uno scambio accettabile, ma magari non per tutti.
Design e Materiali
Il design e i materiali sono di qualità e l’assemblaggio curato.
L’Azienda, già con i prodotti 3 Legged Thing aveva puntato molto su questo aspetto e con il marchio Toxic ha fatto lo stesso. Il disegno del tessuto esterno non è stampato ma creato dall’intreccio dei fili (Jacquard) ed è ispirato a un’antica mappa di Stagsden, villaggio dove ha sede l’Azienda. Il legame con questo paese è impresso anche sui cordini delle cerniere (rigorosamente YKK).
Il tessuto esterno è trattato in modo da essere impermeabile e antimacchia.
I tre supporti per la schiena (scapole e lombare), le imbottiture degli spallacci e le imbottiture della cintura lombare (rimovibile) sono in materiale traspirante.
Scomparti, tasche, accessori e soluzioni
Uno zaino deve essere pratico, tanto per stivare quanto per organizzare l’attrezzatura e gli accessori.
Interno
Una soluzione che ho visto per la prima volta nel Valkyrie, e che ho molto apprezzato, sono delle tasche – chiuse da un velcro – attaccate ai divisori interni. Le ho utilizzate per il color checker, un paraluce collassabile, i filtri, per le piastre di sgancio rapido: ho avuto sempre tutto a portata di mano. Normalmente, accessori piccoli che non trovano una collocazione dedicata finivano sotto l’attrezzatura più ingombrante o stipati in qualche tasca o pochette: soluzione meno immediata.
I divisori sono rigidi, restano in posizione e non cedono o si spostano. La loro configurazione non è il massimo sotto il punto di vista della versatilità, ma le dimensioni e la profondità permettono di posizionare l’attrezzatura con meno vincoli rispetto agli zaini che impiegano la sagomatura classica a “T”.
All’interno della parte anteriore troviamo due tasche e un comodissimo astuccio morbido per le schede di memoria, fissato con un velcro (e quindi separabile dallo zaino) e dotato di asola per essere agganciato altrove.
Esterno
Da un lato c’è una tasca elasticizzata e la corda elastica: adatte per trasportare borracce o bastoncini da trekking (fermati poi dalla corda). Dall’altro lato due tasche chiuse da una cerniera che corre su tre lati per un’apertura a libro: all’interno troviamo una ulteriore tasca aperta (elasticizzata) e una chiusa da una cerniera. Accessibile dalla parte anteriore c’è uno scomparto chiuso da due cerniere per accessori vari, anche non fotografici, da avere sempre a portata di mano. Tra questo scomparto e quello fotografico è collocata una tasca imbottita con divisorio (imbottito anch’esso) per ospitare un portatile (nel Valkyrie large entra un 15”), un tablet, una tavoletta grafica.
Sulla parte bassa dello schienale, dietro al supporto lombare che funge da chiusura, c’è la “Frog” pocket: tasca impermeabile sia per stipare momentaneamente equipaggiamento bagnato (che non vogliamo certo riporre all’interno con l’attrezzatura) oppure per proteggere attrezzatura particolarmente importante che non vogliamo si bagni se veniamo colti da improvviso maltempo. Questa tasca si estende all’interno, quindi se vogliamo espanderla al massimo non dobbiamo impegnare lo scomparto interno più vicino al fondo dello zaino.
Sotto lo zaino, all’interno di una tasca con chiusura a velcro, è inserita una copertura impermeabile antipioggia.
Infine, sul retro, nella parte alta, una tasca “segreta” per oggetti particolarmente importanti.
Trasportare il treppiedi
L’ultimo accorgimento, che non poteva certo mancare visto che Toxic nasce da 3 Legged Thing: un sistema di trasporto per i treppiedi. Si tratta di due cinghie poste esternamente nella parte bassa anteriore e di un cordino, nascosto sotto la copertura ed estraibile all’occorrenza. Le due cinghie hanno all’estremità un gancio aperto che si inserisce in due asole cucite nella parte anteriore dello zaino. Il cordino elastico serve a tenere fermo il tutto. Questo sistema è efficientissimo e che non crea problemi se vogliamo appoggiare lo zaino. Consiglio, se lo zaino è già molto pieno, di allacciare sia la cinghia sul petto sia il supporto lombare per scaricare il peso.
Nel caso di cavalletti leggeri in fibra di carbonio (come il modello Brian della 3 Legged Thing che sto utilizzando) il loro peso non si sente, ma se avete già uno zaino carico tutto fa quindi sfruttate gli efficaci supporti. La cintura, in ogni caso, è removibile e il sistema di sgancio è veloce.
Conclusioni
Toxic crea uno zaino che impiega soluzioni ricercate: un prodotto funzionale, dall’estetica gradevole e riconoscibile, progettato per i fotografi. Nulla è lasciato al caso, dalle tasche supplementari sui divisori interni al sistema per trasportare il treppiedi, dalla collocazione dell’astuccio per le schede di memoria al posizionamento e alle dimensioni di tasche e scomparti. Il comfort non è un aspetto secondario: utilizzabile tanto in città quanto per trasportare attrezzatura durante le escursioni: Valkyrie si dimostra una zaino adatto a diversi contesti.
Per acquistare un prodotto 3 Legged Thing o Toxic si può raggiungere direttamente il sito del produttore; per informazioni potete scrivere all’efficiente servizio clienti.
Siti web:
3 Legged Thing: https://www.3leggedthing.com/eu/
Toxic: https://toxicbags.com/eu/
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