Sony a6000: ancora??

È la seconda volta che aggiorno questo articolo sulla Sony a6000: la prima stesura era del 2017, aggiornata nel 2020, lo sto rivedendo nel 2021. Quattro anni sono ormai un’eternità in termini tecnologici: ma la a6000 merita davvero ancora questa attenzione?

La risposta si trova nell’articolo, ma voglio dare solo una piccola anticipazione. Sony ha sostituito la vecchia generazione di a6xxx (a6300 -> a6400, a6500 -> a6600) ma, nonostante la presentazione della nuova entry (a6100), la a6000 è l’unico modello della prima serie rimasto in vendita.

Sony a6000 con ottica kit 16-50 mm
Sony a6000 con ottica kit 16-50 mm

Caratteristiche principali (in breve)

La Sony Alpha 6000 è una fotocamera mirrorless con sensore APS-C da 24 megapixel prodotta dal 2014. Utilizza ottiche con attacco Sony E-mount ed è dotata di mirino elettronico. Lo schermo LCD non è ribaltabile in modalità selfie e non è touch. Le batterie possono essere ricaricate all’interno della fotocamera. Per la ricarica esterna è necessario acquistare un caricabatterie opzionale.

Cattedrale di San Martino, Lucca (3200 iso, mano libera)
Cattedrale di San Martino, Lucca (3200 iso, mano libera)

Aspetto, ergonomia, dotazione

Estremamente compatta e leggera, il design è semplice e lineare. La profondità del corpo, seppur minima, presenta un grip sufficiente per agevolare l’impugnatura anche se l’utilizzo con obiettivi grandi e pesanti può risultare stancante. Lo spessore ridotto comporta però una leggera frizione dello schermo posteriore con la piastra del cavalletto nel momento in cui si cerca di estrarlo.

La scheda di memoria è scomoda da estrarre, tuttavia il vano contenente la batteria e la memory card è in posizione decentrata e rende possibile l’accesso anche con  la piastra del treppiedi montata.

Materiali

I materiali sono plastici ma le finiture buone. I pulsanti che non sporgono dal corpo sono difficili da premere, con i guanti direi impossibili… una leggera bombatura dei bottoni avrebbe aiutato.

Interfaccia utente e schermo LCD

L’interfaccia utente è semplice ma abbastanza datata. Sony ha iniziato a fare dei timidi tentativi di miglioramento dei menu con i modelli più recenti, ma solo la Sony A7S III ha un menu riprogettato. La semplicità delle funzioni però gioca a suo favore: non essendo farcita di opzioni inutili è più semplice da gestire.

Una funzione che manca e di cui non mi sono potuto fare una ragione è la livella elettronica. Non ci potevo credere ma è così…

Lo schermo LCD è stata la mia più grossa delusione. Lavoro principalmente in live view e, nonostante sulla carta dovesse avere una buona definizione, nella pratica non è così.

Accessori in dotazione

Vengono forniti la tracolla, una batteria e un caricabatterie USB da collegare direttamente alla fotocamera. Nella versione senza ottica kit c’è anche il body cap. Nella versione con obiettivo invece l’ottica è già montata e non vengono forniti né il tappo della fotocamera né quello posteriore dell’obiettivo…

Non è presente nemmeno la copertura della slitta porta-accessori con i contatti a caldo… il che ha comportato subito l’aquisto di un copri-slitta e tappi di terze parti.

Dico un’ultima cosa negativa poi vediamo invece perché la Sony a6000 mi è piaciuta e perché ne ho avute due, seppur per brevissimo tempo.

Batterie

Le vecchie batterie sono state il tallone d’Achille delle fotocamere Sony fino all’introduzione dei nuovi modelli (batterie NP-FZ100) che però equipaggiano solo le fotocamere più recenti e, nella serie a6XXX, vengono impiegate solo nella a6600. Essendo al corrente della scarsa durata della carica, insieme alla fotocamera ordinai subito una seconda batteria Patona Premium con caricabatteria esterno.

Nota: ho verificato di persona che la fotocamera scarica la batteria anche da spenta… quindi vanno tolte sempre, anche per una sola notte di riposo…

Cattedrale di San Martino, Lucca (3200 iso, mano libera)
Cattedrale di San Martino, Lucca (3200 iso, mano libera)

Cosa mi è piaciuto della Sony Alpha 6000

Il sensore e la qualità d’immagine. I file prodotti da questo sensore APS-C da 24 Mpxl sono ben lavorabili. Non ho fatto misurazioni “scientifiche”, solo scatti sul campo, ma la gamma dinamica mi sembra buona e le immagini pulite, per lo meno a bassi ISO.

La capacità di produrre immagini di buona qualità è una delle caratteristiche principali per una fotocamera e in questo la piccola e compatta a6000 non delude. Se a questa capacità uniamo il prezzo a cui si trova in questo momento abbiamo due buone ragioni per effettuare l’acquisto.

A chi consiglio questo corpo macchina?

Non lo consiglio a chi vuole farne un uso principalmente video perché ci sono modelli di gran lunga più performanti, come la a6400 che ho usato per due anni che si trova a un prezzo ormai inferiore ai 1000 €. Non la trovo nemmeno così adatta a chi volesse usarla con ottiche vintage visto che il metodo di focheggiatura con le ottiche manuali non mi è sembrato gran che.

La trovo invece adatta a chi cerca un corpo leggero e compatto, in grado di produrre immagini di qualità senza spendere una fortuna.

Cattedrale di San Martino, Lucca (3200 iso, mano libera)
Cattedrale di San Martino, Lucca (3200 iso, mano libera)

Perché ho rimandato indietro entrambe le a6000

Primo tentativo: Sony a6000 + Sigma 19 mm

Verso la fine del 2016 il prezzo della a6000 crollò rendendola una fotocamera davvero appetibile. Per me che volevo provare il sistema Sony  era un’occasione da non perdere. Senza pensarci troppo la ordinai su Amazon insieme all’ottica Sigma Art Sigma 19mm f/2.8 DN. La fotocamera mi fece una buona impressione e anche l’ottica Sigma si dimostrò superiore alle aspettative.

Purtroppo la Sony a6000 con l’ottica Sigma montata produceva un continuo rumore tipicamente “elettronico”: un sibilo acuto alternato a un secondo suono dalla tonalità più bassa. Ho provato il reset della macchina, ho disabilitato tutti gli automatismi, ma bastava accenderla perché ricominciasse. Non sapendo se dipendesse dalla fotocamera, dall’ottica o dalla combinazione ho rispedito il tutto ad Amazon segnalando il problema e in poco tempo ho ricevuto il rimborso.

Secondo tentativo: Sony α6000 + 16-50 mm kit

Visto che il primo approccio con la fotocamera era stato positivo decisi di ritentare e ordinai la versione con ottica kit Sony Alpha 6000 + Sony 16-50 mm f/3.5-5.6 OSS.

Sebbene il 16-50 mm non mi facesse impazzire (l’ho rivalutato in questi anni di uso assiduo assieme alla a6400, anche per uso video), le dimensioni ridottissime e la focale da 24 mm equivalenti si facevano apprezzare.

Dopo alcuni scatti di prova, visionando le foto a monitor, mi rendo conto che – fatta eccezione di quelle con focheggiatura a infinito – le altre hanno tutte il punto di fuoco sbagliato. Impacchettai nuovamente tutto e lo rispedii ad Amazon chiedendo il reso del denaro.

Cosa penso della a6000 nel 2021?

Circa tre anni fa ho fatto il passaggio completo al sistema Sony, acquistando prima una Sony A7R III (full frame) e poi un secondo corpo APS-C, una a6400 con ottica kit (sostituita recentememte con la A7C). L’ottica kit della a6400 era lo stesso 16-50 mm che ebbi già modo di provare con la a6000.

La a6000 penso che sia una scelta tuttora interessante: è una fotocamera abbastanza performante (nonostante l’età) che produce ottimi file d’immagine a una risoluzione più che degna, il tutto a un prezzo estremamente concorrenziale.

Inoltre, la varietà di ottiche per Sony E, anche di terze parti, è ormai sterminata: potrete accedere a un sistema di obiettivi completo senza dovere per forza comprare le lenti Sony che spesso hanno un prezzo un po’ elevato.

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