24 giugno 2020 – Olympus Corporation ha pubblicato un memorandum per comunicare il piano di acquisizione del settore Imaging da…
Olympus chiude il comparto fotografico in Corea del Sud
Il 30 giugno 2020 il settore fotografico di Olympus in Corea del Sud cesserà l’attività. Rimarrà operativo solamente il servizio di assistenza fino al 31 marzo 2026.
La notizia questa volta è ufficiale, non come i rumors, prontamente smentiti, che verso la fine del 2019 riferivano dell’imminente chiusura dell’intero settore fotografico Olympus.
L’azienda giapponese ha motivato la scelta sostenendo che le vendite in Corea del Sud non sono sufficienti a mantenere attiva la divisione fotocamere. Non verrà invece intaccato il ramo medicale, come confermato anche dalle parole del CEO di Olympus Corea Naoki Okada.
Non sono un esperto di economia o di marketing, quindi mi limiterò a riassumere alcuni fatti avvenuti negli ultimi anni e a fare alcune osservazioni personali. Premetto anche che sono particolarmente legato al marchio Olympus: la prima fotocamera di cui ho memoria, usata da mio padre quando ero bambino, era una Olympus OM10. La stessa Olympus OM10 è diventata poi la mia prima reflex. Chi mi segue da più tempo saprà anche che per alcuni anni ho lavorato con il sistema Olympus Micro4/3 (Olympus e Panasonic) e nonostante abbia venduto quel corredo il desiderio di riacquistare una Olympus digitale è sempre forte.

Ho fatto questa piccola digressione per chiarire la mia posizione: non sono né un detrattore di Olympus né del sistema Micro4/3.
Detto ciò, non posso fare a meno di notare che negli ultimi due anni la situazione in casa Olympus non è stata rosea: a dicembre 2018 scrivevo un articolo in cui tratteggiavo il panorama del momento alla luce delle scelte fatte dai vari brand in termini di passaggio al full frame.
Nel novembre dello stesso anno, testate di settore italiane e straniere evidenziavano le performance poco confortanti del settore Imaging Business di Olympus.
La strategia di Olympus, per tentare di uscire da questa situazione, è stata quella di puntare su fotocamere e ottiche di fascia professionale orientate al settore della fotografia sportiva, pensando probabilmente al rilancio in occasione delle olimpiadi di Tokyo 2020. L’imprevedibile pandemia però non ha solo affossato l’intero mercato fotografico, ma anche costretto al rinvio delle Olimpiadi, facendo saltare tutti i programmi.

Se questi eventi hanno colpito tutti i produttori, chi già si trovava in una situazione difficile ha accusato ancora di più il colpo.
La chiusura delle strutture di produzione e vendita (anche online) in Corea del Sud sarà anche legata ai profitti insufficienti realizzati nel mercato interno, ma in ogni caso questa scelta si somma ai segnali non positivi degli ultimi due anni. Alcuni commentatori ipotizzano che nella decisione abbiano influito i rapporti spesso tesi fra Corea e Giappone, ipotesi che però le fonti ufficiali smentiscono.
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